Hai avuto coraggio

Questa forse la frase che mi sono sentita dire più spesso dopo il mio ultimo post

Questa affermazione mi mette un po’ in ansia, perché di coraggioso non ho nulla (non riesco a uccidere neanche un ragno perché ho paura!).

Presa dal panico ho deciso di guardare nel dizionario il vero significato di questa parola molto lontana dal mio essere:

CORAGGIO:

“Forza d’animo connaturata che permette di affrontare, dominare, subire situazioni scabrose, difficili, avvilenti, e anche la morte, senza rinunciare alla dimostrazione dei più nobili attributi della natura umana.”

Ok quando ho aperto partita iva (ormai più di un anno fa) non pensavo di andare incontro alla morte. Casomai forse un po’ alla fame (magari con i soldi che guadagno non riesco a pagare la spesa), peró non penso che sia un atto di coraggio, ma più di povertà.

Sfacciataggine, impudenza”

La mia scelta forse la considero un’impudenza perché ho lasciato qualcosa di saldo e concreto per fare un salto nel buio, lontano dal caldo calore della sicurezza. Però non mi piace molto come definizione, la vedo molto più adatta a un supereroe.

L’ultima invece la definizione che preferisco:

“Intelletto, mente, pensiero; talvolta anche cuore. Nome derivante dal latino coratĭcum o anche cor habeo, aggettivo derivante dalla parola composta cŏr, cŏrdis ’cuore’ e dal verbo habere ’avere’: avere cuore”

AVERE CUORE,

Penso che la mia scelta non sia stata coraggiosa, ma dettata dal cuore.

Avrei avuto più coraggio a continuare nella stessa situazione, continuando a nascondermi e a fare qualcosa che non mi rappresentava al 100%.

CUORE è quello che ci metto in tutti i progetti, è quello che ho deciso di ascoltare in questo ultimo periodo.

Ormai è passato un mese ed è ora di tirare le somme. Un po’ per capire e sondare se la scelta è stata giusta, un po’ per analizzare tutto quello che mi è accaduto.

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La prima cosa che ho notato è stato il cambio di umore. Non mi ricordavo l’ultima volta che avevo riso di cuore. Non mi ricordavo l’ultima volta che ho fatto qualcosa con il gusto di divertirmi.

Sono stanca a fine giornata ma sempre contenta. Se qualcosa non va come prefissato, se prima mi inca**avo a morte, ora la prendo con filosofia. (Da quando ho scritto questa affermazione, nei giorni successivi è stato un susseguirsi di imprevisti che mi hanno demoralizzato e fatto incazzare. Quindi forse non reputo più valido questa affermazione)

Sono davvero felice e questo si riflette su tutto il resto. Alla sera vado a letto contenta della mia giornata. Certo mi manca fare il tragitto casa/lavoro (ora ho lo studio sotto casa) era un modo per scaricare la tensione arrabbiandomi con i vecchietti che andavano via a 10 all’ora, ma ora non ne sento neanche più la necessità

Il tempo: ho iniziato davvero ad apprezzare il tempo e ora non mi fa più così tanta paura. Se una volta avevo la foga di riempirlo di cose da fare e di rincorrerlo piangendo ogni volta che mi sfuggiva, ora ho iniziato a farci pace.

Questo ultimo mese ho fatto un sacco di cose che non mi sarei mai immaginata di fare a causa del scarso tempo che ho sempre avuto.

Siamo andati on the road con il van, un giorno ci siamo alzati e abbiamo improvvisato una gita a Venezia. Lo scorso week end abbiamo oziato e siamo andati a fare un brunch. Tutte attività che non mi concedevo perché troppo presa dal doppio lavoro.

Alla sera ho finalmente tempo per stare con Luca, per leggere un libro in tutta tranquillità nel divano. Piccole cose che mi mancavano tremendamente.

Ho la fortuna di essere molto organizzata, e di essere molto severa con me stessa. La reputo una fortuna, altrimenti me ne starei tutto il giorno a oziare e a non consegnare progetti. A volte però questo mi si ritorce contro. Inizio il lunedì con la foga di spuntare tutti i punti della lista della settimana. Devo ancora trovare un giusto equilibrio soprattutto perché vorrei avere tempo ogni giorno per andare a camminare o comunque fare attività fisica. Su questo aspetto ci devo ancora lavorare

Avevo paura della nuova routine, di dover stravolgere la mia quotidianità. Lavorare da casa non è così semplice, cadi sempre in tentazione di dire “vabbè oggi non lavoro” intanto sei il capo di te stessa.

Avevo il terrore di adagiarmi a questa situazione da nullafacente ma devo dire che mi sono riscoperta un capo molto severo!! Come nel punto sopra, pretendo molto da me stessa.

Per fortuna ho sempre avuto le giornate belle piene di lavoro quindi anche questo è stato da stimolo a non adagiarsi.

Non mi sento più inadeguata nel mio lavoro. Questo piano a piano sta migliorando la mia autostima (che si è a livello sotto terra) e mi rende più tranquilla nel rapporto col cliente. Se prima in agenzia mi sembrava sempre di non essere all’altezza o quella sempre senza idee, ora invece mi sento più tranquilla sulle mie potenzialità. Tutti i vostri messaggi e i complimenti sono un toccasana per la mia autostima e il pensiero è sempre “allora forse non faccio

Così schifo

Ho letto in molti post e blog (si, mi sono informata molto, si non sono una dalle scelte avventate ma piuttosto per scelte pensate e informate) che un’alta nota negativa nell’essere freelance a casa è l’abbigliamento. Non dovendo uscire di casa si può essere tentati di restare in pigiama o in tuta tutto il giorno. Ho eliminato il problema direttamente alla radice: niente pigiami o tute nell’armadio!

Che poi sono una di quelle che, andare a fare la spesa in tenuta ginnica è un sacrilegio!!

A livello economico, si a volte continuo a sbagliare a fare preventivo. Non considero molte variabili o non metto in conto ore di lavoro. A volte svaluto il mio lavoro e altre volte mi sembra di essere sempre fuori mercato. Su questo aspetto ci devo lavorare molto!!

A livello economico mi devo abituare all’idea di non avere un’entrata fissa mensile. Questa cosa mi mette ancora

molta ansia. L’altro giorno ad esempio mi sono arrivate 3 bollette tutte insieme e lì per la prima volta mi sono detta “Laura cosa hai fatto!!!”. Il pomeriggio lo ho trascorso a fare conti su conti, entrate, guadagni, spese, fatture. Ho dato letteralmente i numeri!! Alla fine mi sono arresa a non essere brava con i numeri e ho affidato i miei conti a Luca (oltre ad averlo mandato a pagare le bollette

Per me è molto importante avere al mio fianco una persona che mi sostenga, che è interessata a quello che faccio, a cui posso chiedere consiglio e a cui piace assecondare le mie pazzie.

Penso sempre che se Luca non fosse così non so se avrei iniziato questa nuova attività, forse mi sarei accontentata, o forse no! Non saprei dirlo ma penso che il cuore abbia sempre e solo scelto il meglio per me. Dalle persone a cui affiancarmi, alla guida nelle scelte da fare.

Questo mese è stato un insieme di emozioni.

Di una cosa però sono sicura: non mi sono ancora pentita.

Sapere di chiudere gli occhi la sera con un senso di appagamento e completezza non ha prezzo.

Non è facile, so che mi arriverà la tristezza la prossima volta che mi arriveranno le bollette da pagare o il conto del commercialista!!! Però è un’altra tipologia di tristezza, di quelle che ti stimolano a fare sempre più e meglio (dopo magari un pianto liberatorio

Questo è tutto quello che ho provato e fatto questo mese. Non ho omesso nulla, non ho indorato la pillola per far sembrare tutto bello, fantastico e super meraviglioso. Ho cercato di essere il più obbiettiva possibile analizzando emozioni e sentimenti rispetto a una determinata situazione.

E il vostro mese come è stato

Se sei arrivata fino alla fine del post, ti ringrazio del tuo tempo che hai dedicato a me

Un abbraccio

Laura